Richie Porte ha le idee chiare sul da farsi, l’ultimo Giro d’Italia della sua carriera lo attende. Il corridore della Ineos Grenadiers ha parlato del suo avvicinamento al Corsa Rosa, tramite un lungo articolo per la rivista VeloNews. A distanza di 12 anni dalla sua prima partecipazione al Giro, che è stato anche il suo primo GT da professionista, il classe 1985 è pronto e allo stesso tempo rilassato al punto giusto per ottenere il meglio da queste tre settimane che lo attendono. Con la sua esperienza sarà di fondamentale importanza nello scortare Richard Carapaz verso il bis in quel di Verona, ma senza rinunciare alla classifica.
“Ad essere onesti, a 37 anni, l’obiettivo è di rimanere con i primi 10 in salita. Sarebbe un ottimo modo per abbandonare le i Grandi Giri. Voglio essere competitivo con i migliori, ed è quasi più facile quando sei in una squadra con qualcuno come Carapaz, che può vincere la corsa – ha raccontato tramite VeloNews– La mia ambizione è quella di essere lassù, e al suo fianco. Non ho cambiato nulla in termini di preparazione. Il mio allenatore mi ha preparato con la mentalità di un corridore che va per provare a vincere. Questo non per distrarmi dall’obiettivo principale della squadra, ma significa che spero di essere lì sulle grandi montagne quando molti ciclisti in classifica saranno soli. Essere in due insieme, potrebbe avvantaggiarci sia da un punto di vista tattico, sia in termini di stimoli reciproci“.
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